In Italia la prima Biblioteca senza stereotipi

A Colleferro (RM) è nata la prima Biblioteca senza stereotipi, appartenente al progetto “LibriLiberaTutt*”. L'iniziativa è il frutto dell'idea della cooperativa E.D.I. e dell'associazione SCoSSE in collaborazione con il Comune di Colleferro, tristemente noto dopo l'omicidio a sfondo razzista del giovane Willy Monteiro Duarte.
La campagna si propone di dotare la biblioteca di colleferro di almeno 1000 libri senza stereotipi, creare 16 laboratori per bambini/e e per tutta la comunità educante, produrre almeno 10 booktrailer (spot per pubblicizzare libri) e istituire una vera e propria Campagna Nazionale Libri Libera Tutt*. L'associazione SCoSSE spiega come i laboratori servano ad insegnare a leggere un libro senza stereotipi, mentre attraverso i booktrailer si costruirà la Campagna Nazionale vera e propria. Il fine ultimo, come spiega l'associazione, è “coinvolgere famiglie e scuole, bambine, bambini e adolescenti e tutte e tutti noi a in un percorso comune verso il cambiamento culturale, affinchè ognuno possa riflettere sugli stereotipi, sulla costruzione di identità libere e consapevoli e sul ruolo dei libri nella scoperta e nell'esplorazione di punti di vista e codici sempre diversi“.
Un'iniziativa analoga è stata proposta nella primavera del 2020 dal comune di Cavriago (RE). Si tratta di “open: leggere in modo aperto, senza stereotipi di genere e di ruolo“. Il progetto, portato avanti insieme ai comuni di bibbiano, San Polo d'Enza e Gattatico, in collaborazione con società e cooperative del posto, è finanziato dalla Regione emilia-romagna. Anche questa iniziativa è volta a promuovere la parità di genere e di ruolo attraverso i libri e la lettura. Il progetto portato avanti dal Comune di Cavriago si propone, tra gli altri, l'obiettivo di entrare nelle scuole ed insegnare a combattere gli stereotipi di genere nella vita di tutti i giorni.
Che siano pubblici o privati, l'obiettivo di entrambi i progetti è quello di educare non solo bambini e bambine, ma anche genitori ed insegnanti, a combattere la cultura dell'odio e ogni tipo di discriminazione attraverso i libri. Un libro, infatti, può fare la differenza, contribuendo ad aprire la mente e le prospettive dei giovani, e non solo, in un mondo come il nostro sempre più governato dalla paura del diverso. La cronaca con i continui femminicidi, aggressioni omofobe, ecc. dimostra come sia sempre più urgente educare al rispetto e abbattere i vecchi stereotipi di cui la nostra cultura è impregnata. Le due iniziative di cui sopra, le prime in Italia, sono un primo passo in direzione di una futura parità di genere che sembra essere sempre più lontana in un Paese come in nostro.
di virus Culturali
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