Congedo mestruale: che cos’è e perché l’Italia è così indietro?

Assorbenti (Pixabay)

Il caso di cronaca avvenuto a Pescara ha riacceso un dibattito ancora molto doloroso in Italia: quello sul congedo mestruale. Con la notizia che la Spagna potrebbe essere il primo Paese in Europa a farlo diventare una legge, in molti si stanno chiedendo come sia messa la nostra nazione sotto questo punto di vista. Purtroppo i dati non sono molto incoraggianti, ecco perché.
Che cos’è il congedo mestruale?
I recenti fatti di cronaca hanno gettato una luce negativa sulla condizione lavorativa delle donne. Ci riferiamo a quanto avvenuto a Pescara dove, in un supermercato, la titolare si è fatta portavoce di una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti delle sue dipendenti. Al centro della discussione, un assorbente erroneamente non gettato nella spazzatura.
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Per molte donne il ciclo mestruale può essere talmente doloroso da diventare invalidante, con nausea, vomito, dolori atroci e molti altri sintomi. Per questo motivo si è reso sempre più necessario un provvedimento che assicuri alle donne una certa tranquillità in quei giorni così delicati. Con il temine congedo mestruale, infatti, si intendono alcuni giorni di assenza dal lavoro, che non rientrano in categorie come ferie o altre.

La proposta di legge della Spagna
Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais, la proposta di legge del Paese iberico verrà è stata discussa 17 maggio, con esito positivo. Al centro della questione c’è proprio il congedo mestruale, che il Ministero delle Pari Opportunità ha proposto di porre a 3 giorni (estendibili a 5 in casi particolari). Il disegno di legge si inserisce in un quadro più generale che comprende anche una modifica alla legge sull’aborto e a molte altre proposte che mirano a migliorare nettamente la condizione delle donne lavoratrici e non solo.
Fino ad ora questa concessione era delegata alle singole realtà aziendali. Non stupisce che abbia fatto parecchio scalpore il caso del mobilificio francese che ha offerto ai suoi dipendenti (sia donne che uomini) di poter usufruire di un congedo mestruale nei giorni di maggiore sofferenza.
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La situazione in Italia
La notizia della Spagna, che ha da pochissimo introdotto il suddetto congedo, ha riaperto la diatriba sulla questione anche in Italia. Nel nostro Paese la situazione appare drammatica dal momento che l’unica proposta di legge in merito al congedo mestruale risale all’ormai lontano 2016. In quell’anno, quattro ministre del Partito Democratico hanno proposto di applicare il congedo mestruale alle donne che soffrono di dismenorrea (episodi di dolore acuto legati alle mestruazioni). La proposta non ha superato la discussione della Commissione e, in seguito, è stata derubricata. E nel resto del mondo?
La Spagna è quindi diventato il primo Paese in Europa ad applicare il congedo mestruale per legge. Nel resto del mondo sono diversi i Paesi che lo adottano già da diversi anni tra cui il Giappone, l’Indonesia, la Corea del Sud e lo Zambia.

Come di consueto, purtroppo, l’Italia si conferma essere il fanalino di coda non solo dell’Europa ma del mondo intero per quanto riguarda i diritti delle donne. Mentre attendiamo con ansia che qualcosa in Italia si muova siamo felici dei passi avanti che si fanno per rendere il mondo del lavoro più vivibile per tutte le donne.